Giugno, 2019

01Giu17:00◎ Art Worlds ◎ Veronarisuona ● 1 Giugno ● San Briccio17:00 Forte San BriccioTipologia evento:live,arte

Dettagli evento

VERONARISUONA2019
Rinconversione sonora di spazi urbani
XIV edition 2019
● VeronaRisuona ● Criptografie ◎ XIV Edition 2019 ● ◎
omaggio ad Alan Turing

1 GIUGNO 2019
@SAN BRICCIO
ART WORLDS
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Verona Risuona e Officina Fotonica | Fotogrammifotonici sono lieti di presentare “ART WORLDS”, evento di chiusura della rassegna artistico musicale Verona Risuona promossa dall’ ABAVerona – Accademia di Belle Arti di Verona , Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” – Verona e Università di Musica e Teatro di Goteborg coordinata da Diplom Art

ART WORLDS
VeronaRisuona_Forte [ 2019 ]

Sarà un percorso espositivo unico che coinvolge giovani artisti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Verona ma anche appassionati creativi che trovano nelle suggestive stanze di Forte San Briccio la possibilità di esprimersi e di comunicare la propria visione.

ART WORLDS è abbandonarsi all’ irrazionalità e lasciarsi fluire. Immergersi in una forma, vibrare dentro un suono, splendere dentro un colore. Perdersi nella danza delle metamorfosi, nelle ibridazioni.

SABATO 1 GIUGNO
apertura ore 17.00
termine musica ore 02.00
chiusura ore 03.00
Forte San Briccio (Lavagno, Verona)

INGRESSO AD OFFERTA LIBERA
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◎◼︎▶︎ ■ CONCERTI E DJ SET [ line up ]
PIAZZA D’ARMI

19:00 | 20:00 APTA ZOOTA progressive strumentale
20:00 | 21:00 Jennifer Manzo
21:00 | 22:00 Silicon Veronica
22:00 | 23:00 NME aka Enemy Beatbox
23:00 | 00:00 VRIO CRITTOGRAFICO diretto da Staffan Mossenmark
00:00 | 2:00 Dj set Alessandro Cailotto (black music) e Francesco Cailotto (Goa)

BAR
19.30
20.30
00:00

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◎◼︎▶︎ A ■ MOSTRE / INSTALLAZIONI

#CRIPTOGRAFIE
concetto
Segni. Messaggi. Informazioni. La vita è un continuo flusso di comunicazioni. Ma non tutte sono interpretabili usando lo stesso codice. E, soprattutto, non tutti i codici sono
espliciti e pubblici. Alcuni possono essere cifrati, segreti, nascosti o poco conosciuti. Gli anagrammi. Il gergo della mala. I codici segreti delle spie. Il simbolismo onirico. Le poesie fonetiche dadaiste. I linguaggi immaginari (ad. es. l’elfico di Tolkien). L’uso dello stile nelle subculture giovanili. L’ineffabilità dell’arte contemporanea. I linguaggi di programmazione dei computer. Ognuno di questi esempi allude all’esistenza di un
qualcosa che per varie ragioni non può essere detto in modo esplicito nel linguaggio ordinario (per paura, censura, pudore, timidezza, specialismo, stigmatizzazione, rimozione psicoanalitica ecc. ecc.). Ed è costretto quindi a restare nascosto tra le pieghe della vita, dell’arte e delle narrazioni.

artisti
Giulia Ferrarese, Rotolo illeggibile, 2011
Chiara Ventura, Esempio crittografico, 2019
Francesco Marchioro, Antologia, 2019
Alessandra Girardi, Come una sorta di debolezza, 2019
Elisa Brizzi, Fotogrammi – Io sono corpo in movimento, 2018/2019
Sonia Rossetto, Da tante mai cose, 2019
Alessia Talò, Senza titolo, 2019
Marco Berton, Senza titolo, 2019
Giovanna Andreassi, Anna Maria Corradi, Rebecca Lanza, Made in Verona, 2019
Marco Trevisani, Requiem per Led Billboard v1, 2016
Romina Negro, Ksenia Mihaylova, Adamo Fall, Luca Pantano, La Cena, 2019
Enrico Dedin, NR Code, 2019

◎◼︎▶︎B ■ MOSTRE / INSTALLAZIONI
FORTE A SUD-EST

Da mesi dura l’assedio di forte San Briccio da parte di decine di Artisti, armati fino ai denti di ottime idee. Han preso possesso del Deposito munizioni, masticando polvere da sparo e fumando tabacco trinciato fino; vi è stata un esplosione. Materia, colore e movimento, sono spalmate su tutta la superficie sud-est della fortificazione.

I dispersi arroccati sono:
Matteo Nogarole e Davide De Togni.
Cecilia Artioli, Rachele Capovilla, Nicole David Samuele Bassani, Sara Rocco, Alessandro Faggio Fasoli Sara Valbusa, Elena Zilio, Denise Vinco Furlan, Vanessa Falzi, Agnes Isabel Sbardeloto, Elisa Rizzioli, Matteo Vesentini, Viviana Mora Strohmender, Silvia Daducci , Chiara Ventura, Angela Laci, Matteo Tentin, Martino Zulian, Romina Cemin, Lionello Matteucci, Mattia Salvetti, Stefano Pelosato, Raffaello Milani, G-psy Family.

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◎◼︎▶︎ ■ PERFORMANCE POLVERIERA [ a partire dalle 21.00 ]

ALLEGRETTO CON GARBO
coreografia: Camilla Monga
live music: Giacomo Ceschi
danza: Lucrezia Chignon Gabrielie Camilla Monga
descrizione: la performance prende spunto dalla trasposizione astratta di musica classica reinterpretata da loop seriali e forme coreutiche che rievocano le strutture antiche del ballo di corte. Grazie alle contaminazioni techno/dub ogni azione si sostituisce un’altra cambiando rapidamente la nostra percezione visiva determinando uno sviluppo ipnotico di forme e suono.

11
Uno a Uno.
Idea e coreografia: Lyaa (Debora Lyaa Scandolara)
Sviluppo del progetto: Andrea Schipilliti e Lyaa
Musiche originali: Andrea Schipilliti e Pietro Girardi
descrizione: la numerologia nella vita ci appartiene come un segnale imprescindibile, intrinseco nella realtà, ma che sembra avere un sapore onirico. Ripetitivo. Quasi romantico.
Come una vita passata che riaffiora e ti indica la via giusta nel presente.
Siamo tutti la stessa diversa persona negli stessi diversi attimi.
1 Identità a 1 Identità. È un viaggio che sfreccia su un binario. Uno sguardo parallelo.
Casualmente ti siedi accanto ad una persona. E se non fosse casuale? Chi siamo io e te? La simile essenza? Come posso io, coscienza consapevole di un solo attimo, pensare che esista un attimo congruente a questo, se per lo stesso attimo è impensabile essere consapevole di sé stesso?
Tu sei la realtà che dal mio attimo ne scaturisce. Senza il mio attimo, tu non esisti, e senza il mio attimo io non esisto. Sono frequenze intraducibili colte forse solo da un legame crudo, viscerale…
Quel jack che fa interferenza undici volte, quel fruscio sognante, quelle ripetizioni in loop e quel canto di evasione che, se manifestato, rende uniti nell’uguaglianza tra gli esseri viventi. L’amore Uno a Uno, l’uno che rispetta l’Uno. UNIversale. “Ho un numero che mi insegue, che riappare da quando sono nata. È il numero 11. Avete mai considerato la possibilità di un codice criptato che emerge continuamente nella vostra vita per indicarvi qualcosa? Da questa domanda è nato UNDICI, UNO A UNO.” Lyaa

NOTTURNA
regia : Valeria Bigardi, Andrea Masotti
attori: Vanessa Lonardi, Fabio La Russa, Elisa Rancan, Silvia Renso, Antonio Bianchi, Valeria Bigardi, Andrea Masotti.
descrizione: Cosa si nasconde tra le pieghe del sonno? Cosa accade, dietro le nostre palpebre, quando ci addormentiamo? Dove andiamo a finire noi, dove va a finire il mondo, quando cala la notte? In questa piccola rappresentazione, molto liberamente ispirata a “Storie della notte” di Kitty Crowther, esploriamo teatralmente questi interrogativi.

HUMANITAS _ CAGE
Danza Contemporanea | Contact ImproVerona | Improvisation
con: Jhafis Quintero, Filippo Tommasoli, Giuditta Vegro, Riccardo Ardagna, Alberto Poggi, Arianna Mangiò.
descrizione: Due soggetti evidenziano l’incapacità di comunicare prodotta da limiti costituiti da concetti. I concetti limitanti vengono messi in scena nella forma di una gabbia attorno alla testa che simboleggia la chiusura, la trama di assunzioni che ci separa dall’altro. In una durata di venti minuti si indaga e si sonda la difficoltà di comunicazione umana, che è dovuta a barriere e coercizioni di molti tipi: preconcetti, credenze religiose, mancanza di cultura, filtri sulla realtà. Per venti minuti i soggetti tentano infruttuosamente di comunicare fra loro: l’incomunicabilità ha a che vedere con la limitazione propria di un’epoca in cui l’auto isolamento è la norma – chi, se non l’arte ed il simbolo semplice, può meglio porgere questo messaggio? L’ovvietà della gabbia è precisamente il valore di questa performance: di solito è proprio quello che abbiamo davanti al naso che non vediamo mai, la trave nell’occhio che annulla l’altro ai nostri occhi e ci fa annullare a vicenda ed isolarci. Le gabbie alla fine parlano di solitudine, la solitudine che abitiamo, che diventa isolamento concettuale e culturale, ci allontana da tutti ed anche da noi stessi. La gabbia limita e la gabbia protegge: da un lato permette di sopravvivere a ciò che sta fuori dalla gabbia – le sbarre diventano allora la libertà dentro la quale la sopravvivenza è possibile, confine vitale come quello di una cellula. Tutela o limite? Il senso di questo sondare è interrogarsi di continuo sulla natura del confine. Il tema di questa performance non è, tuttavia, una recente malattia dei nostri tempi moderni: l’incomunicabilità è sempre esistita fra gli umani, sotto diverse forme e germogliata da diversi semi, peculiari di ogni tempo della storia umana. E tuttavia l’incomunicabilità è accelerata negli ultimi tempi dall’isolamento della tecnologia, che connette ed insieme ci chiude – “we have developed speed, but we have shut ourselves in” (C. Chaplin).

PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO
Si ringraziano per il contributo e la collaborazione l’associazione culturale all’ Ombra del forte.
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Forte San Briccio
Via della Liberazione, San Briccio di Lavagno (Verona)

Come arrivare:
http://www.fortesanbriccio.vr.it/come-arrivare/
Linea 120 ATV – https://m.atv.verona.it/#/routes

da un’idea de
l’Accademia di Belle Arti di Verona
il Conservatorio dell’Abaco di Verona
L’università di Göteborg

Coordinamento
Diplom Art

Grafiche di
AUT design collective

media partner
Salmon Magazine

sponsor tecnico
Doc Servizi

Con il patrocinio del
Comune di Verona

Orario

(Sabato) 17:00

Luogo

Forte San Briccio

Via della Liberazione, 37030 Verona

Salmon Magazine

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