Dicembre, 2018
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7 dicembre 2018 dalle ore 14.15 Sala Convegni, Palazzo della Gran Guardia INGRESSO LIBERO fino a esaurimento dei posti A cento anni dalla nascita l'opera cinematografica di Ingmar Bergman rimane uno dei punti
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7 dicembre 2018 dalle ore 14.15
Sala Convegni, Palazzo della Gran Guardia
INGRESSO LIBERO fino a esaurimento dei posti
A cento anni dalla nascita l’opera cinematografica di Ingmar Bergman rimane uno dei punti di riferimento per comprendere la cultura e le idee del Novecento e per riflettere su alcuni grandi temi legati all’esistenza umana, sempre attuali. Si va dagli interrogativi, spesso angoscianti, sulla presenza/assenza di Dio, legati all’ingombrante figura del padre pastore protestante, all’analisi dell’ambiguità delle relazioni affettive e parentali, indagate quasi ossessivamente nelle loro sfumature più varie.
In particolare, l’analisi di Bergman si concentra sull’universo femminile e le figure di donne nel suo cinema restano scolpite nella memoria per sensibilità emotiva, acume psicologico, profondità di pensiero.
Il tutto coniugato con un interrogativo costante sul lavoro dell’artista e sul suo ruolo nella società. Un esaminare, il senso della propria opera, dei rapporti con il pubblico, dei limiti della propria autonomia nella realizzazione di film.
Temi che ritornano anche nei cinque film e nel cortometraggio presentati in questa mini rassegna di un giorno, che copre il periodo centrale, dal 1953 al 1976, della produzione bergmaniana, nei quali il pubblico più attento potrà cogliere anche altri elementi che si ripetono spesso. L’attenzione, ad esempio, quasi maniacale per la coerenza della gamma cromatica. O la cornice sempre splendidamente geometrica degli interni,. O il ritorno nella colonna sonora dei medesimi suoni. O la voce fuoricampo dello stesso Bergman. Oppure, sempre a livello narrativo, le costruzioni circolari, con la fine del film che si raccorda all’inizio, e la presenza di quattro personaggi portanti. E, infine, gli straordinari primi e primissimi piani dei volti, visi che diventano paesaggi dell’anima. Bergman è un regista per il quale il volto è un mondo e il mondo è un volto.
Programma:
Ore 14.15
Monica e il desiderio (Sommaren med Monika, 1952, 96′)
con Hariet Andersson, Lars Ekborg
Ore 16.00
Luci di inverno (Nattvardsgästerna, 1961, 81′)
con Max von Sydow, Gunnar Björnstrand
Ore 17.30
Il ballo delle ingrate (De fördömda kvinnornas dans, 1976, 24′)
Ore 18.00
Persona (Id., 1965, 85′)
con Liv Ullmann, Bibi Andersson
Ore 20.30
Il posto delle fragole (Smultronstället, 1957, 91′)
con Victor Sjöström, Ingrid Thulin, Bibi Andersson
Ore 22.00
Sussurri e grida (Viskningar och rop , 1972, 91′)
con Liv Ullmann, Harriet Andersson, Ingrid Thulin
Proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano, riservate ai maggiori di 14 anni.
Iniziativa realizzata con il con contributo e il patrocinio del Mibac
e in collaborazione con AGSM Verona Amia Verona Spa Bentobox.pro
Orario
(Venerdì) 14:15 - 23:30
Luogo
Palazzo della Gran Guardia
Piazza Bra