Proseguendo nel nostro intento di conoscere e far conoscere le realtà che popolano il quartiere di Veronetta, siamo andati a fare due chiacchiere con Andrea, proprietario della Gelateria Ballini in via Santa Maria Rocca Maggiore e ormai punto di riferimento per tutti i golosi. Questo è quel che ci ha raccontato.

Ciao Andrea! Prima domanda, quando hai aperto il locale?
Ciao salmoni! Ho aperto ormai 7 anni fa, nell’aprile 2011. Non ci sono altri soci, ho tirato su tutto da solo.

Prima esperienza con il gelato?
No, la prima esperienza l’ho avuta nel 2001 in Svizzera, ho poi aperto una gelateria a San Pietro in Cariano ed infine sono tornato qui in città.

Ah quindi sei veronese?
Sì sì, sono un veronese tornato all’ovile con un bel bagaglio di esperienze.

Beh, la passione del gelato ce l’hai sempre avuta o è venuta col tempo?
È stata una necessità quando ho aperto il primo locale in Svizzera: avevo dei parenti che facevano i gelatai e ho chiesto loro di insegnarmi quest’arte. Dalla necessità è nata ed è cresciuta una passione e quindi cavalco ancora l’onda.

Hai aperto qui perchè hai trovato l’occasione o puntavi proprio a questo locale?
Probabilmente è stato un mix di elementi: il posto mi piaceva, il locale andava bene, l’occasione era favorevole.

Parliamo dei gelati: ho visto che i gusti sono ricercati, particolari. In che modo li scegli?
Cerco di utilizzare solo la frutta di stagione al momento di massima maturazione, al di là dei gusti classici che non possono mai mancare come fragola e limone. Per le creme prendo spunto da varie idee che mi passano per la testa, cerco un po’ di copiare, un po’ di sistemare, un po’ di inventare: ad esempio, il gusto bandiera è stata proprio una mia invenzione e direi che la gente lo apprezza.

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Quali sono i gusti che funzionano di più?
Beh i soliti, i grandi classici: nocciola, cioccolato, stracciatella attirano sempre. Senza dimenticare le granite!

E la clientela? Riesci a intercettare anche dei turisti?
La clientela è chiaramente la più disparata, dai bambini agli anziani (spesso in coppia nonni-nipotini).

Fortunatamente abbiamo un bel giro di turisti stranieri, siamo stati citati su un paio di guide, come la famosa guide routard, e dunque molti turisti vengono proprio alla ricerca della nostra gelateria!
In generale, la maggior parte dei clienti è ormai un gruppo di fedelissimi, tutti abitanti del quartiere.

Per quanto riguarda il quartiere in se, riesci a fare rete con gli altri commercianti della zona?
Si, c’è un interscambio di prodotti prevalentemente da consumatori: gli altri commercianti vengono qui per un gelato, io magari vado in piazza per aperitivo o per prendere il pane. Non abito qui nella zona, quindi questa relazione è comunque limitata.

Beh, parliamo di Veronetta: il quartiere sta vivendo dei cambiamenti molti forti negli ultimi anni, li vedi in maniera positiva?
Sicuramente positiva: mi sembra che dopo alcuni anni un po’ difficili Veronetta si stia veramente tirando su in maniera rapida e molto originale. Stanno crescendo delle attività che danno valore alla zona, è un piacere farne parte.

È un piacere anche per noi amanti del gelato! Progetti per il futuro?
Beh, tendenzialmente ragiono giorno per giorno, quindi direi intanto finire bene quest’anno:

ora che sta arrivando l’estate non ci fermeremo un attimo!