L’estate è iniziata ma Verona contemporanea non va in vacanza.

Da non perdere assolutamente nel mese di giugno:

Prorogata fino al 14 giugno Spazio Cordis ospita la personale Michal Martychowiec. Empty Room a cura di Jessica Bianchera. Michal è un giovane artista polacco che ha ragionato per questa mostra a proposito di concetti di violenza e libertà in rapporto ai cambiamenti storici e sociali nell’ambito della comunicazione e dell’esercizio del potere. Troverete una raccolta di installazioni, disegni e neon.

Sempre nel mese di giugno, il giorno 27 verrà inaugurata la mostra Diego Tonus. Artist Proofs, una riflessione sul concetto di prova d’artista e falso.

A Studio la Città troverete fino al 27 luglio The Artifact Labyrinth: unfixed histories and the language of transformation, mostra di un collettivo di quattro artisti Statunitensi curata da Jacob Hashimoto. Dave Hardy, Dave Kennedy, Elizabeth Moran e Abbey Williams, si confrontano attraverso le loro opere installative, scultoree e concettuali.

Ad ARENA Studio d’Arte è visibile per l’ultimo giorno la personale di Rolando Tessadri Il colore unico a cura di Vittoria Coen, raccolta di circa 30 opere che fonda le radici dell’astrattismo geometrico.

ABCDEFG di Jacopo Mazzonelli, 2015/16 (Fondo Privato Acquisizioni, Verona)

Al Giardino Giusti, cuore del quartiere storico di Veronetta, avrete la fortuna di vedere fino al 30 giugno l’opera ABCDEFG di Jacopo Mazzonelli in collaborazione con AGIVERONA Associazione Culturale, Paolo Maria Deanesi Gallery, Galleria Giovanni Bonelli courtesy Collezione privata. La curatela è di Jessica Bianchera per il ciclo “Ectopie” di Spazio Cordis nell’Appartamento ‘900 del palazzo storico, che sta ripensando lo spazio delle sale interne precedentemente vuote, con l’inserimento di oggetti e una selezione di piante per opera di Flò Fiori di Bologna.
ABCDEFG di Jacopo Mazzonelli, 2015/16 (Fondo Privato Acquisizioni, Verona)

A La Giarina è in corso la mostra curata da Luigi Meneghelli, Le parole in rivolta raccoglie opere di 14 artisti JULIEN BLAINE – JEAN FRANCOIS BORY – GEORGE BRECHT – GIUSEPPE CHIARI – HENRI CHOPIN – PAUL DE VREE – BERNARD HEIDSIECK – EMILIO ISGRO’ – EUGENIO MICCINI – ALAIN ARIAS MISSON – LADISLAV NOVAK – SARENCO – BEN VAUTIER – FRANCO VERDI. Pone l’accento sull’inversione ironica dei significati e sulla sorpresa e imprevedibilità prodotta dal cortocircuito che s’instaura tra parola e immagine, suscitando una sorta di spaesamento nei confronti di quella che è l’ossessionante panorama di segni, simboli e figure che regolano la società dei consumi.

Il 21 Giugno alle 19.00 verrà inaugurata a Fonderia 20.9 A Certain Bloom Kristina Bengtsson a cura di Paola Paleari.

E infine alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti è possibile visitare la mostra Treasure Rooms sostenuta dalla Galleria Boxart la quale raccoglie una serie fotografica di Mauro Fiorese di alcuni dei più importanti depositi museali,custodi e cuore pulsante dei Musei.

La mostra è accessibile fino al 22 settembre, quindi c’è ancora del tempo.

Giulia Costa dell’associazione Urbs Picta ha scritto questo articolo. Grazie per questo prezioso contenuto.