Cari amici salmoniani, la manifestazione Friday for Future del 15 marzo (il cui acronimo è FFF, da non confondere con l’altro acronimo, con una F in più, che richiama l’adagio “fatti furbo fratello fesso”) ha attirato la mia attenzione fin dalla sera prima. Solo e annoiato in quella che lo youtuber Lambrenedetto XVI definirebbe come stanzetta efebica ho iniziato a cercare su Google notizie e informazioni sullo sciopero scolastico mondiale del 15 marzo contro i cambiamenti climatici. Nelle tarde ore della sera, prima che la notte porti consiglio, ho preso la mia decisione: “Ci andrò!”.

La mattina di venerdì 15 mi sono svegliato, ho fatto colazione e mi sono recato in città in corriera, lasciando la mia auto inquinante in garage. La scelta di un mezzo più ecologico rispetto all’automobile ha una ragione etica, che riguarda la coerenza di andare ad una manifestazione sui cambiamenti climatici limitando il più possibile la mia “impronta ecologica”.

Al mio arrivo in città, un oceano variegato di studenti e studentesse si stava riversando in Piazza Bra, portando cartelli e manifesti dalle scritte più disparate; riassumo quelle che mi hanno colpito di più.

Meno cannucce, più cannoni”: tranquilli, non era un cartello guerrafondaio, ma penso che lo abbiate capito!

“I want a hot date, not a hot planet”: probabilmente, colui che ha portato questo cartello, ha sbagliato manifestazione!

Abbiamo due case (il nostro corpo e il nostro pianeta), prendiamocene cura!” Una delle frasi che mi hanno colpito di più!

“Perché studiare per un futuro che non avremo?”: un vero e proprio dubbio amletico, a metà strada tra Shakespeare e Occidentalis Karma. Cari giovani, ve lo dico dall’alto dei miei 33 anni suonati: studiare non è mai inutile, ricordate che il potere costituito vi vuole ignoranti

“Ci avete rotto i CO2glioni”: come non dare ragione a questi ragazzi! In effetti, un’eccessiva concentrazione di CO2 è la principale responsabile del cambiamento climatico, con un innalzamento delle temperature medie pericoloso per la sopravvivenza delle specie animali e vegetali, inclusi noi esseri umani!

“EGO vs ECO”: quando l’io egoistico tipico della “selfie generation” si scontra con la coscienza ecologica; quale tra queste due forze trionferà? Probabilmente entrambe, se sapremo gestirle con pacatezza ed equilibrio, come narra l’antica leggenda Cherokee dei due lupi.

“Il clima sta cambiando, perché noi no?”: non è vero, voi state già cambiando! Prendere parte a una manifestazione che unisce le coscienze di milioni di studenti in tutto il mondo è qualcosa di epocale! Se i figli dei fiori hanno manifestato contro le guerre, ora la vera emergenza è limitare il più possibile gli effetti di un cambiamento climatico già in atto, che minaccerà le vite di milioni di persone!

We can not eat money!”: ovvero, “Non possiamo mangiare i soldi”; in effetti, anche se per noi i soldi sembrano la cosa più naturale del mondo, tanto da vincere anche a Sanremo, essi non esistono in natura! Li abbiamo creai noi esseri umani qualche millennio fa perché ci eravamo stufati del baratto. Eppure il denaro, che il filosofo Umberto Galimberti definisce come “il generatore simbolico di tutti i valori” condiziona sempre più pesantemente le nostre vite: che sia arrivato il momento di mettere un freno a tutto questo? 

Originali questi cartelli, vero? E pensare che tutto questo “chiasso” (per parafrasare la parola usata da Giovanni Paolo II durante la Giornata Mondiale della Gioventù del 19 agosto 2000) è partito da uno sciopero scolastico di una giovane ragazza svedese, Greta Thunberg, oggi sedicenne. 

Una ragazza con una forza di volontà fuori dal comune, che non ha avuto paura a sfidare i potenti della Terra, chiedendo loro conto su tutte quelle promesse mancate, sacrificate nel nome del profitto di pochi.

Cosa ne sarà di Friday for Future? Dipenderà da noi, da tutti noi! Sapremo supportare questi salmoncini in erba innamorati dell’ambiente e dell’unica grande casa che ci sostiene, di quel minuscolo puntino blu nell’Universo perso nei meandri del firmamento?

Ciascuno faccia la sua scelta, ma sappiate che quelle 3 F ci perseguiteranno, come quelle “F” scolastiche che indicano un’insufficienza grave, una bocciatura senza appello, che non può che risvegliare le nostre coscienze ecologiste, assopite per troppo, troppo tempo.

(Articolo scritto da Francesco Guerra, content creator freelance)