Terza puntata di Salmon Hot, una collaborazione tra Se4SexEducation  e Salmon Magazine in cui affrontare tematiche legate alla sessualità con competenza e spirito salmonico!

Eccoci qui cari Salmoncini,

Oggi finalmente, come richiesto da Zia Salmona si parlerà del mito del Clitoride! Partiamo subito da un quesito che non ci fa dormire la notte: si dice LA clitoride o IL clitoride?

Il termine clitoride si ritiene derivi dal greco kleío, cioè chiudo, o kleís, cioè chiave, a cui si aggiunge come secondo elemento dorís, diminutivo di dorá, cioè pelle. Oggi, nella lingua italiana, il sostantivo si può usare sia al femminile che al maschile (per influenza francese). Quindi nominatelo un po’ come preferite. La cosa importante infatti non è tanto l’articolo che utilizziamo ma se sappiamo come sia fatto: perché no, non è solo il bottoncino che vediamo!

Rullo di tamburiiiiiiiii…

Quel bottoncino è bensì la punta di un iceberg! Il clitoride infatti è una struttura che si estende molto di più della sua parte visibile (il glande): quest’organo meraviglioso è costituito da strutture più profonde. Quello che noi vediamo si trova sulla parte anteriore della vulva, esattamente dove si uniscono le piccole labbra sotto una piega della pelle che lo copre, chiamata cappuccio (prepuzio). La sua conformazione è in realtà più complessa e la sua forma assomiglia ad una Y rovesciata. Il clitoride si può dividere infatti in tre: le due radici, il corpo e il glande.

Le radici della clitoride (corpi cavernosi) sono costituite da due metà laterali oblique di forma cilindrica e simmetriche che avvolgono la vagina. Portandosi in alto e medialmente le radici convergono superiormente verso il centro della vulva, in una formazione impari, il corpo del clitoride. Quest’ultimo per un breve tratto si porta in alto e in avanti, prima di piegarsi bruscamente in basso e in dietro (angolo del clitoride) per terminare con una formazione leggermente rigonfia, il glande del clitoride (quello che noi vediamo). Il corpo della clitoride (corpo spongioso) nasce dalla fusione di due colonne di tessuto erettile, i bulbi del vestibolo. Essi originano dal centro tendineo del perineo e, portandosi in avanti, coprono le facce laterali dei bulbi del vestibolo fino a raggiungere le radici del clitoride sulla cui superficie si inseriscono; alcuni fascetti circondano il corpo del clitoride abbracciandolo completamente. Il corpo del clitoride è avvolto da una membrana fibroelastica ed è mantenuto nella sua posizione da formazioni legamentose. Queste strutture erettili permettono una sorta di imbottitura/cuscinetto adatto alla penetrazione e una stimolazione erotica alle parti più profonde del clitoride. La vagina ha modo di allungarsi anteriormente grazie al rigonfiamento di queste strutture erettili durante l’eccitamento sessuale.

Tutto l’organo contiene circa 8.000 terminazioni nervose, più di qualunque altra parte del corpo – e circa il doppio rispetto al pene; può misurare fino a 10 cm di lunghezza. Piccola curiosità : durante lo sviluppo embrionale, le cellule che formeranno il pene del feto maschio sono le stesse che formeranno il clitoride nella femmina (e infatti come avrete notato i termini per descriverlo sono i medesimi che si utilizzano per l’organo maschile). Ma direte voi, tutta questo a cosa serve? Dal sondaggio, come prevedibile, le idee al riguardo sono un po’ confuse…non c’è stato un risultato chiaro sulla sua funzione. In realtà il clitoride è l’organo dell’appartato genitale femminile più importante per il piacere della donna ed è l’unico organo ad avere esclusivamente quella funzione. Ma purtroppo per molti uomini, e anche per molte donne in realtà, è ancora qualcosa di sconosciuto. Innanzitutto, come già spiegato nella puntata di Salmon Hot sull’apparato genitale femminile, è importante conoscere il proprio corpo, magari utilizzando uno specchietto (Salmone, invece di perderlo dentro all’immensità delle vostre borse, usatelo per guardarvi tra le gambe!!!). La conoscenza è fortemente legata all’esperienza dell’orgasmo… Perché?

Ecco un segreto per voi Salmoni: le donne riescono facilmente a raggiungere l’orgasmo da sole tramite la stimolazione del glande, mentre se quest’ultima viene fatta da un uomo non sempre lo si raggiunge. Questo perché gli uomini hanno meno conoscenza di quest’organo e spesso non sanno come toccarlo… O addirittura lo ignorano totalmente! Sapere che questo bottoncino sia il pulsante del godimento porta a far credere agli uomini che qualsiasi pressione su di esso sia piacevole per la donna (e le sberle che vediamo nei porno assecondano quest’idea… Ma io dico, ma perché le sberle sul bottoncino?). Proprio perché la clitoride è ricca di terminazioni, risulta essere molto sensibile al tocco. Ribadiamo così che il piacere ha bisogno di tempo e di esplorazione, ogni donna è diversa e non ci sono lezioni valide per tutte: è sicuramente essenziale conoscere bene il proprio corpo per aiutare il /la partner a toccarci nel modo giusto (ad alcune un tocco può dare fastidio, ad altre creare estremo piacere). Sapere che il clitoride non è solo la parte visibile, permette di sperimentare per cercare sensazioni piacevoli all’interno della vagina! Si parla spesso di differenti tipi di orgasmo, tra tutti la famosa distinzione tra clitorideo e vaginale. In realtà però sono le sensazioni che la donna prova ad essere diverse, e la modalità con cui esse vengono raggiunte, ma l’origine proviene sempre dalla clitoride: esiste un solo tipo di orgasmo raggiungibile attraverso forme diverse di stimolazione.

Proprio perché, come vi ho spiegato sopra, ha delle radici molto profonde, anche quando si ha una penetrazione vaginale essa viene stimolata (attraverso lo strofinamento): semplicemente le sensazioni e vibrazioni sono legate al fatto che provengano da stimolazione diretta od indiretta. Per essere più chiari:

  • parliamo di “orgasmo clitorideo” quando avviene
    per stimolazione diretta della clitoride e della zona
    circostante, con o senza una penetrazione vaginale.
    Questa stimolazione si può ottenere in forma orale,
    manuale od usando sex toys;
  • l’ “orgasmo vaginale” è quello che si
    raggiunge attraverso il coito. In questo caso è
    determinato dalla posizione adottata che permette la
    pressione o lo sfregamento continuo dell’area pubica
    o dai movimenti di entrata e uscita del pene nella
    vagina .

Per concludere cito “Il libro della vagina” di Brochmann/Dahl:

CON LA CLITORIDE FUNZIONA UN PO’ COME
QUANDO VUOI RIMORCHIARE: SE INSISTI
TROPPO, RISCHI DI ROVINARE TUTTO .

Da SE è tutto…. Alla prossima puntata Salmoncini/e!