Grazie Giorgio!

Giorgio Fasol è il miglior collezionista mecenate del 2019 secondo Art Tribune

Contemporanee / Contemporanei, progetto espositivo a cura di Denis Isaia

Se parliamo di arte contemporanea e dobbiamo fare un bilancio di questo 2019 che abbiamo appena salutato, possiamo affermare che l’arte di oggi ci da molti motivi per essere orgogliosi del nostro bel Paese

Vasto è l’argomento e molti sono i “best of” dell’anno trascorso: dagli italianissimi Montagna, Moccia (che Verona ha conosciuto bene a Spazio Cordis) e Reverie che sperimentano diversi mezzi espressivi; passando per i grandi artisti affermati internazionali come Jafa in grado di raccontare tematiche scottanti e attualissime come il razzismo e la cultura black. Non manca un plauso alla miglior fotografa Giovanna Silva, perché sí, la fotografia resta un mezzo fondamentale per raccontare questo nostro mondo, fatto ancora di troppe violenze e guerre. Ci sono poi i luoghi dove l’arte vive e viene raccontata, con al primo posto il Maxxi di Roma, mentre La Biennale si conferma come miglior evento dell’anno. 

Ma senza troppi indugi, diciamo che la notizia che ci fa davvero essere fieri e orgogliosi è la nomina del nostro amato ed inarrestabile Giorgio Fasol come migliore collezionista mecenate da parte di Art Tribune. Classe 1938, ha dedicato tutta la sua vita all’amore sincero per l’arte contemporanea con una particolare attenzione ai giovani artisti. Negli anni ha collezionato, scoperto, finanziato, incentivato, stimolato e infine donato una ricca parte della sua collezione all’università della nostra città, un gesto generoso e di grande fiducia nelle nuove generazioni. Questo è anche un gesto di grande responsabilità per chi dà e soprattutto per chi riceve, infatti sono gli studenti a diventare finalmente protagonisti del loro tempo, nell’idea semplice e al contempo complessa di rendere l’arte contemporanea davvero attuale, facendola vivere negli spazi della quotidianità. 

Un progetto ambizioso quello di Contemporanee/i che vede Fasol come una figura nuova e differente da qualsiasi altro collezionista; un uomo che crede nell’Arte e crede nei giovani, quegli stessi giovani che molto spesso non riescono per primi a credere in loro stessi e nel mondo in cui si trovano a vivere e ad affrontare. 

Quindi da parte di tutta Verona, di tutta Italia, di tutti noi giovani: Grazie Giorgio!

Andrea Francolino – Performance of a Plant – 2013-15, variable measures fragment of art work and spontaneous plant, Collezione AGI – Verona