I Salmoni
sono montanari dentro.
I Salmoni
vanno controcorrente sempre e comunque.
I Salmoni
hanno seminato il panico tra le amiche oche del Goose Festival, al manicomio a cielo aperto dello Spakemotuto e tra le vibra reggae in quel di Fiamene.
Neanche a Kingston negli anni’60 c’era così tanto da fare!
E poi ci sono i Salmoni crudi e puri, i Salmoni da Capossela. Testardi.
Il racconto?! Presto fatto.
Partenza, dopo mille meeting, decisioni e indecisioni alle 18 da Verona.
Partenza effettiva ore 18.40.
ore 19.30. Marco , provincia di Rovereto. Un Salmone donna in un parcheggio che ci aspetta. Mai doma, lei è già due giorni in quel di Malcesine a studiare il sole. Fa la ricercatrice. In spiaggia. Precaria.
20.30, già cotti, sosta cena. Leggera. Uova al tegame, patate saltate in un mango di burro e speck.
Ore 23.00 arrivo a Pera di Fassa con già primi evidenti segnali di disagio; gente appostata in attesa del primo bus navetta che non transiterà prima delle 3. Sentiamo puzza di pesce marcio. Non ci interessa. I Salmoni non hanno bisogno di navette, la fanno sempre sulle loro pinne
Ore 00.00; comincia la risalita dei Salmoni. 2 ore di cammino a parlare dei massimi sistemi sotto una stellata incredibile circondati da pareti di dolomia purissima. Favola. Salmoni eccitati.
Ore 2.00: Approdo al Rifugio Vajolet. Strafatti di endorfine, in grado di notare comunque che, nonostante il divieto, siamo circondati da decine di tende montate.
Siamo tentati.
Ma i Salmoni non tentennano. Non tendano.
Ce ne freghiamo. Troppo impavidi per sentire il freddo. Troppo pigri per tendare alle 3 di notte al buio e al freddo.
Ore 6.00: ci svegliamo con 20 minuti di sonno in 2.
Il terzo salmone, invece, ha dormito senza interruzioni come un facocero.
Il terzo salmone, inoltre, ha russato come un albatross della Cornovaglia.
Ore 6.05: deliri in valle inducono l’organizzazione a monte a ritardare di 2 ore l’inizio del concerto; gli eroi già pronti al live, insorgono. Vinicio accontenta tutti sparando una mezzora di live tanto delicato e poetico quanto soporifero. Ma va bene così.
Ore 8.00: comincia il live vero e proprio. Tutti danno a Vinicio dell’avvinazzato. Secondo me è l’unico sobrio tra i presenti. Folle di tutti i tipi, dal radical chic al boyscout, tutti presenti. Ad occhio sembrano almeno qualche migliaia. Onestamente?
Colpo d’occhio stupendo.
Peccato solo che la location non veda il sole prima delle 11, giusto dopo la fine delle 2 ore abbondanti di live che il buon vecchio Vinicio e i suoi amici barbuti ci regala!
Niente male veramente.
11.30: da lì in poi, comincia il vero e proprio eventi culturale.
Salmoni arrembanti partono indomiti verso Nord.
Salita. Salita. Salita.
Rifugio Principe.
Deviazione suicida nel ghiaione.
Passo Antermoja
Lago Antermoja. Tuffi ghiacciati ma siamo a casa, in paradiso. Orgalmoni e Salmustioni.
Valle X : distese infinite di prati
Valle (s)Udai: discesa insensata. Salmoni senza ginocchiano che danzano scivolanti sulla terra secca. Ma girato l’angolo, l’apoteosi.
50m di cascata. Acqua che nebulizza. Spruzzi che partono. Il Canada che ci invidia e i Salmoni che impazziscono.
Fuck Berlin, Go Salmon!