Ieri risalivo fino al Delta del Po, sapete quella zone leggermente acquitrinosa non troppo lontana da Verona in cui moltissimi nonni vanno in vacanza? Ecco, lì.
Lì, oltre ad una discreta rappresentanza delle più svariate versioni di zanzare dalle basic alle deluxe, vive una colonia di libellule. Osservando i loro voli e masticando un po’ di libellulese ho evinto che le libellule femmine hanno un metodo infallibile per sfuggire alle avances spinte dei loro corteggiatori maschi: si fingono morte.

L’ho trovato geniale da un lato, leggermente sadico dell’altro … ma a conti fatti straordinariamente efficace. E poi pensavo: non è la stessa cosa che fate anche voi umani?
Non tanto quando dite di avere il mal di testa, ma quando, se qualcun* vi marca stretto, voi fate quella cosa che vi piace chiamare ghosting. E non sono certo qui per condannarvi, ci mancherebbe: quella di sparire è una fine arte, frutto dell’equilibrio tra doppie spunte blu, mancati accessi ed infinite notifiche lasciate pendenti.

Sappiamo che libellule lo fanno con i corteggiatori con i quali non hanno nessuna intenzione di accoppiarsi, ma sappiamo cosa pensano i libelluli rimbalzati con questo duedipicche così teatrale?
No, ma credo di potervi dire cosa pensano gli esseri umani:
che grandissim* stronz*!
E ve lo dico perché, anche se sono solo un pesce, l’ho pensato un sacco di volte anch’io. Ma sbagliavo.
Non era esattamente uno stronzo, era che avrei dovuto capirlo al secondo messaggio andato a vuoto che non gli piacevo … e lui non aveva abbastanza squame sullo stomaco per dirmelo.

Credetemi, avrete risolto almeno il 73% dei vostri problemi se al posto di incaponirvi su qualcun* che chiaramente non vi vuole, penserete: “Ma sono scem* io a darti ancora retta”.

SALMONA PASTURA