LE SBRONZE DELLO SPIRITO ED ALTRE CAZZATE

Ciao pescetti belli della zia, scusate ma è stata un’estate un po’ incasinata.
So che non dovrei dirvelo, ma vabbè, ve lo dico: ero la wedding planner dei Ferragnez … per questo non ci siamo sentiti.

Ci sono tante cose che vorrei dirvi, ma ne scelgo una che ha davvero poco a che vedere con il Royal Wedding italiano sopraccitato, perché effettivamente questa storia ha sbriciolato la minchia ai pesci, molluschi e crostacei di tutti i sette mari.

Vorrei parlarvi di cazzate.
Sapete quelle azioni fatte/quelle decisioni prese/quelle parole dette con leggerezza, senza minimamente considerare le conseguenze?
Ecco, so che sapete cosa intendo e so che anche voi le avete fatte/prese/dette.
Alcune sono gesti sconsiderati che vi mettono in pericolo e sapete bene che non le approvo, anzi vi sgrido sonoramente se:
guidate da sbronzi, fate sesso non protetto, andate in giro a farvi i selfie sulle rotaie del Frecciarossa .. e tutte quelle cose che sapete di non dover fare mai.

Io intendo quelle cazzate frutto dell’ebbrezza, della stupideria, della felicità.
A volte succede che si stia così bene, che si sia così felici, che le cose siano così belle che la sensazione che sentite addosso vi faccia girare la testa e ballare le gambe come dopo tre gin tonic, di quelli carichi che si bevono il venerdì sera in qualche angolo di Veronetta. Il problema è che, oltre la testa e le gambe, questi gin tonic dello spirito vi fottono anche la lucidità e finite per lasciar decidere allo stomaco (ed agli insetti di varia natura che esso contiene) come comportarvi.
E quindi succede che, nel bel mezzo di una situazione di benessere e serenità, frutto magari di una combinazione di fattori irripetibili, vi lasciate andare e mollate gli ormeggi andando alla deriva verso la conclusione più ovvia, meno razionale e certamente meno logica.

Lo schema è lo stesso della sbronza classica: avete mal di testa il giorno dopo?
/ Si.
E allora smettete subito. Non esiste OKI per il pentimento: correte a rimediare se potete farlo o almeno chiedete scusa per quello che avete detto/fatto, se quello che è successo non è riparabile.
/ No.
E allora può essere che quei gin tonic mentali vi diano un’ebbrezza strana, forse non sana, ma di certo rivelatoria. Una specie di visione della realtà aumentata, che non vi sareste immaginati da “sobri”.

Ora, non sappiamo se quello che avete visto è davvero la realtà, ma se la cosa è fattibile, il mio suggerimento è quello (quantomeno) di tentare perché come le cazzate che si fanno quando si è contenti, deflagano forte ma non fanno quasi mai grossi danni.

Forse, al massimo, possono creare qualche situazione che lì per lì ci sembrerà bellissima, ma che poi guarderemo con tenero imbarazzo..
tipo: pensate che Fedez, se non fosse stato perché era felicissimo, l’avrebbe mai fatta cantare al proprio matrimonio una come Giusy Ferreri?