Capitolo 2018
Sensazioni da conto alla rovescia. Quando il conto alla rovescia è globale, quando l' umanità intera si prende per mano e salta nel nuovo anno. Poco prima della mezzanotte tutti a tirare le somme dell'anno passato, un attimo più tardi ci si getta alle spalle gioie e dolori e via ai buoni propositi per l' anno che incomincia. Ne abbiamo bisogno di questi check-point annuali sulla linea del tempo: ci permettono di fare il punto della situazione, di voltare pagine scarabocchiate e di inaugurarne di bianche. Ne hanno bisogno gli individui, a maggior ragione ne hanno bisogno l'azienda, la banca, l'associazione culturale, la giunta comunale ed i consigli regionali, insomma tutti gli enti e le cerchie sociali che vivono di scadenze e di obiettivi, che inevitabilmente vedono la notte di San Silvestro come il giro di boa da cui ripartire per le sfide del futuro.
E così domani si chiude lo schizofrenico 2017, inaugurato con l' elezione alla Casa Bianca di Donald Trump, proseguito tra guerra all'ISIS, guerra al terrorismo nelle capitali europee e guerra ai migranti sui confini del vecchio continente, concluso con la geniale decisione made in USA di spostare l' ambasciata in Israele da Tel-Aviv a Gerusalemme, scelta unilaterale che rischia di allargare spaccature già profondissime. Per non parlare dello scandalo Weinstein che ha investito Hollywood e che ha aperto inesorabilmente il sipario su quell'enorme problema della violenza sulle donne, che essa sia perpetrata in contesto lavorativo o dentro le mura domestiche.
In Italia il governo Gentiloni ha attraversato quasi indenne il 2017: si è finalmente votata una legge elettorale che ci porterà alle urne la prossima primavera, si è ricominciato a parlare con convinzione di leggera crescita economica dopo 10 lunghi anni di crisi, si è acceso il dibattito sul tema dei diritti, culminato con l'approvazione della legge sul biotestamento e con l' ennesimo rinvio della legge sullo ius soli; la macchia più grande, chiaramente dopo il dramma dell'esclusione dai prossimi mondiali in Russia, rimane il decreto Minniti-Orlando sull'immigrazione e l' impegno governativo a bloccare il flusso migratorio dal Mediterraneo, mettendo i bastoni tra le ruote agli eroi delle ONG con un codice di condotta che ha di sicuro poco a che fare con le buone maniere.
Ma noi salmoni sguazziamo nelle acque dell'Adige, e dalla fredda corrente del fiume tiriamo le somme del 2017 veronese: abbiamo seguito con passione la serrata campagna elettorale della primavera, conclusasi con l'elezione a sindaco di Federico Sboarina; ci siamo strappati ciocche di capelli alle inaugurazione di quei colossi del consumismo 3.0 come Adigeo ed il nuovo Esselunga; abbiamo pianto lacrime amare per la telenovela Melegatti; ah, ed abbiamo di nuovo due squadre di calcio in serie A.
Queste erano le pagine scarabocchiate, macchiate d'inchiostro e di caffè, del capitolo duemiladiciassettesimo del grande romanzo universale; domani si compra una penna nuova, si volta pagina e si comincia a scrivere, ad individuare obiettivi, a fare promesse, a tenere d'occhio le nuove scadenze. Noi di promesse non ne facciamo, è prassi politica da cui ci teniamo ben distanti, ma di obiettivi ne abbiamo così tanti che non c'è più spazio per i post-it sul frigorifero: i Salmoni vogliono conquistare il mondo, ed il 2018 potrebbe essere l' anno giusto.
E voi, che siate a festeggiare al Colorificio Kroen, al Jack The Ripper o persino sul liston in Piazza Brà, ricordate che anche questo nuovo capitolo, come i duemiladiciassette precedenti, si scrive esclusivamente in penna! Non cancellabile!
RAL 3022 ROSA SALMONE - Lo spiegone di Capodanno
Cari pescetti,
se non lo fanno Carlo Conti o Gerry Scotti, temo che lo spiegone di Capodanno toccherà farlo a me.
Fingo timidezza, aggiungo un “Oh ma proprio io?” dissimulando modestia, faccio la svenevole mascherando il muso con la pinna ... e VABBBENE.
Potrei fare la carrellata dei fatti salienti del 2017, ricordarvi i deceduti illustri o tirarvi qualche pippone sulla società italiana e le sue infinite complicanze ma che volete da me, io sono solo un pesce che va controcorrente … e allora potrei salire sulla DeLorean e farvi qualche spoiler in diretta dal passato.
Nel 2018 saranno 10 anni che:
- Bugo canta “C’è crisi” e a me pare che non sia cambiato molto
- Eluana Englaro se ne è andata e forse oggi dopo 10 anni qualcosa si sta muovendo
- non avete più la compilation rossa&blu del Festivalbar … e non provate a dire che non vi manca
- gli innamorati si dedicano “A te” di Jovanotti
- Queen Bey ha dato i natali a “Halo”, “All the single ladies” e “If I were a boy” .. e ora duetta con Ed Sheeran, che al tempo sì e no faceva il liceo
- Verona sta cercando di insabbiare i Sonohra
- anche negli Stati Uniti hanno eletto un Presidente di colore e noi facciamo ancora fatica a metterli perfino nella squadra di calcio.
E poi ci sarebbe il capitolo politica.
Se non erro, anche nel 2018 i salmoni d’Italia dovranno votare, proprio come nel 2008. Quella volta vinse Berlusconi, fate voi.
Insomma, Salmoncini cari, avete capito da soli che 10 anni in fondo possono volare in un lampo, ma ci sono una marea di cose che potete fare affinché questo tempo non sia passato senza migliorare le cose.
E ora mettete le mutande rosse, tirate fuori il vischio e lo spumante … e andate a festeggiare che intanto, fino a qui, ci siamo arrivati.
Salmona Pastura