Disco del mese. LAZY ANTS – LOW PROFILE (una storia che parte da lontano)

 

Si chiama “LOW PROFILE”, il nuovo album di “LAZY ANTS” o meglio conosciuto nei sobborghi romani come Filippo Fiorini. Dj & producer di navigato corso, con vari sbarchi sulla costa, risalite, navi affondante ed ancora attracchi al porto. Un ragazzo che nella vita non ha fatto la gavetta, ha fatto la gavetta della gavetta. Si è tolto parecchie soddisfazioni, ha lavorato con nomi pesanti come pepate di cozze, per farvi un piccolo esempio, ha avuto al suo fianco artisti come “CROOKERS, FAT BOY SLIM, DARGEN D’AMICO “. Il suo è un viaggio senza sosta, che ha sviscerato varie sonorità sia come dj che come producer. Oggi? Non sappiamo collocare bene il punto artistico di questo ragazzo (particolarmente bello) tra hip-hop, trip-hop, future-pop e techno. Ci sono sicuramente delle venature più scure, sporcate sempre da una luce che non vi fa scendere troppo sotto. Un rapporto tra sonorità sempre equilibrato. E ricordatevi che essere equilibrati nella vita è ancora più difficile che sbilanciarsi. L’album è uscito per “WHITE FOREST”, label creata da Capibara e 12 Inch Plastic Toys.

Sette tracce, nelle quali è presente la bellissima voce di “Milena Medu”. Un album ricco di collaborazione dal punto di vista strumentale e produttivo. Ci vuole tempo per capirlo, ascoltarlo ed interpretarlo. Passerete da un primo ascolto di difficile masticazione, fino ad una scorrevolezza che vi allontanerà dal ricordo della tangenziale est di Milano, il lunedì mattina. Il primo singolo estratto è “SOLITAIRE”, noir, penetrante e delicato. Impreziosito dalla Medu, come poi alla fine dei conti tutto il disco. Infatti il detto che dietro ad ogni grande uomo, c’è sempre una grande donna (o qualcosa del genere) è stato puntualmente verificato.
Il bello di “LAZY ANTS”, che si presenta sia con un nuovo album, ma anche con un nuovo assetto live, è il non sapere dove si andrà. Non sappiamo se la sua sia una pura scelta artistica o abbia semplicemente tanto casino. Di questi tempi, dove tutti sono di fretta, in corsa, schematici, forse uno che alla fine dei conti, fa musica e se ne sbatte i coglioni è sempre una cosa molto positiva.
Ascoltatelo, oppure non fatelo. Non cambia nulla a me, alla redazione e nemmeno a “LAZY ANTS”, sta sempre a voi capire, scovare e cogliere.
Avrei potuto intervistarlo, ma fa davvero tanto caldo. Invece che sottoporvi le solite cose, fidatevi, comprate il disco qui: goo.gl/ptruuG !

Tommy in Salmon