RAL 3022 ROSA SALMONE #04 HAVE ORMONELLA RESPONSIBLY

 
La rubrica di Salmon che parla DI, AL e CON quello strano organo pulsante che sta tra le branchie e la vescica natatoria e spesso confonde le acque limpide del mare interiore.

Da pinna a pinna, da branchia a branchia,

sempre Vostra

Salmona Pastura

salmonapastura@gmail.com

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In uno dei miei viaggi naturalistici alla sequela degli Angela, ho scoperto l’esistenza di una particolare specie di rana, la rana Sylvatica, che ha un modo del tutto particolare per sopravvivere all’inverno: si iberna.
Tralasciando i dettagli tecnici per i quali una rana riesca a trasformare il glucosio in una sorta di paraflu, il piccolo rettile saltellante si congela fino all’arrivo della primavera, momento in cui inverte il meccanismo, inserisce la modalità defrost e torna a zampettare.
Che poi è un po’ quello che fate anche Voi Salmoni e Salmone di terra quando arriva aprile, no?

Tendete a chiudervi nel bozzolo d’inverno, restando immobili e pallidi come il sole sulla pianura veneta fino a che la nebbia si dissolve, i boccioli sbocciano e Voi con loro: iniziano le domeniche alla Motta, distesi a Villa Buri o a bighellonare alle Colombare.
A differenza dei boccioli, però, la fioritura umana ha anche un risvolto “patologico”, una specie di bug che è sfuggito al controllo di Madre Natura: la malattia dell’ormonella. Spiegare cosa sia va oltre le mie competenze acquatiche, ma credo si possa definire come quel desiderio cieco e profondo di dare continuità alla specie umana, raccattando alla bell’e meglio partner sessuali. Cosa che di per sé potrebbe non essere così male, se non portasse talvolta a compiere alcuni importanti errori di valutazione, quali:

- raccattare l’ex
con conseguente scorpacciata di minestra riscaldata che – si sa- non piace mai a nessuno

- rinvenire gli “scartat* invernali”
coloro i/le quali avete dato il due di picche a gennaio ma che ora, complici le prime feste universitarie all’aperto e mossi dallo stesso vostro fermento primaverile, tornano a farsi avanti: “.. e allora perché no?”

- recuperare i “rivalutati”
coloro che “Beh, vabbè, ma un po’ abbronzat* è più carin* e poi magari erano woolrich e sciarpone che non lo/la valorizzavano”

- convertirsi al respirianesimo
ovvero la teoria secondo la quale “Va bene, basta che respiri”

- adottare l’approccio sportivo
quindi concedersi allenamenti di aerobica orizzontale con chicchessia solo per sgranchirsi le gambe.

BASTACHERESPIRI

Quando si incappa in uno di questi errori di valutazione, miei amati Salmoncine e Salmoncini, potreste anche ricevere una brutta sorpresa beccandovi alcuni dei più classici effetti collaterali dell’ormonella. Non mi riferisco qui alle controindicazioni mediche, cui penso siate abbastanza grandi per saperle gestire con i debiti accorgimenti, ma tutti quei piccoli “fastidi relazionali” che genera un’ormonella mal gestita. Mi spiego.
Per esempio, potreste accorgervi nel bel mezzo di una di quelle sessioni di allenamento di cui sopra, che il vostro “personal trainer” indossa calzini sotto i sandali o potrebbe proporvi qualcosa di socialmente inaccettabile come ascoltare l’ultimo disco di Gigi D’Alessio durante l’intimità. Un altro grande pericolo in cui potreste incorrere, soprattutto qualora faceste l’errore di cedere ad un* rivalutat*, è che il/la partner si riveli un grossissimo chiodo e desideri primi, secondi, terzi appuntamenti per ribadire quanto sia stato bello, quanto lo rifarebbe … e quando sei liber* per presentarti la famiglia. Ma il rischio più grande, soprattutto per un comunità umana piccola e chiacchierona com’è quella sull’ansa dell’Adige è un altro: un’ormonella mal gestita, miei amati pesciolini, macchia irrimediabilmente la vostra fedina penale (o vaginale).
Non nel senso di “reputazione” e “onore”, cui speriamo nel 2017 non si debba più parlare nell’ambito della sessualità, ma più semplicemente che chi ti vuol bene ti sfotterà per sempre (o, se non ti conosce ed è un* stronz*, ti sputtanerà) perché sei finit* a letto con Tizio o Caia.
Vista così, sembra una mezza tragedia, ma niente panico: la primavera si può affrontare senza paura dell’ormonella. Vaccino? Antidoto? Cura? No.
Semplicemente facendo cose per se stessi: prenota un volo, iscriviti ad un corso di qualcosa che t’interessa, fa due passi sulle mura un po’ di sole, fa un po’ di moto sui pattini in Lungadige.. insomma: fiorisci! Pesciolini e pescioline, detta con il vostro slang giovanile: diventate fighi dentro e fuori, forti e consapevoli così da scegliere VOI chi vi piace e non quel che passa il convento.

E se poi, finché vi sistemate, volete ormonellare va bene.. ma ricorda: HAVE ORMONELLA RESPONSIBLY.

SALMONA PASTURA