Salmon Responsoriale #2

 
Buongiorno e buon anno carissimi Salmoni!
È già febbraio, ma ancora non ci eravamo sentiti nel 2017. Che dire? Da dove partire?
Innanzitutto da due novità.
Il 2017 è iniziato senza Interzona, 25 anni dopo la fondazione, perché un’altra Fondazione si è impossessata del locale. E a proposito di Fondazioni, ma è un po’ meno una novità, quella dell’Arena è ovviamente messa sempre malissimo.

 

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Non solo.
La seconda novità è che anche l’Officina degli Angeli ha chiuso i battenti. Ergo: i due principali club per concerti live a Verona sono morti. Senza neanche troppo rumore, a dire il vero.
Allo stesso tempo, abbiamo assistito a una resurrezione: dopo diverso tempo (forse sette o otto anni?), degli eroi locali hanno fatto ri-partire il Kroen. Non più a Villafranca ma in Zai.
La morale?
C’è qualcosa di grosso che non va. C’è qualcosa di importante che non funziona. Non può “solo” essere che i giovani veronesi siano tutti degli ubriaconi e dalle osterie non si levano! Non ci vogliamo credere.
Spunti?
Tanti, moltissimi, ennesimi. Noi proviamo a darvene qualcuno.

In primis, si sa, sono finiti i tempi d’oro in cui c’erano soldi a palate. Sono finiti i tempi in cui qualsiasi cosa si organizzasse, la gente veniva e pagava e beveva.
Secondo noi, tutto ciò implica che chi vuole lavorare in questo ambito debba professionalizzarsi. Se ha a cuore il futuro della propria città, se ha fiducia nella propria missione, è assolutamente necessario che applichi un approccio il più professionale e imprenditoriale possibile alla sua iniziativa. Solo questo può (forse) essere il modo per pensare di avere una visione sul lungo periodo.
E dire professionale non vuole dire “male”. Anzi, vuol dire fare le cose meglio, nella prospettiva di proseguire la propria attività culturale a lungo. Vuoi cambiare le cose? Allora anche la direzione artistica deve essere pensata alla luce di una sua sostenibilità e, quindi, con un orecchio sempre teso alle richieste del pubblico. Il che non significa sottomettersi ciecamente, ma, tanto meno, essere ciechi di fronte all’evidenza e a quello che è davanti a noi tutti i giorni.

Per esempio, il mestiere del bravo Direttore Artistico è tanto fondamentale quanto difficile. Deve sempre essere aggiornato, sempre attento alle “paturnie” del pubblico, meticoloso sulle economie e capace di cambiare strada in un nanosecondo.
Un gradino più in alto, il bravo manager, boss o capo che sia, deve vedere oltre. Dev’essere consapevole che i contenuti artistici sono solo una minima componente della sostenibilità. O è ricco sfondato o deve capire che il successo in termini di pubblico è determinato anche e soprattutto da migliaia di altre voci, come la promozione, il bar, la gestione, l’amministrazione, il servizio, la location, la comunicazione, il PRaggio e via dicendo.
La cosa più importante, però, è tenere sempre, sempre, sempre presente che il pubblico non è tonno. Il pubblico veronese è “zerotonno”.
Altro?
Sì. Lavorare in rete. Lavorare insieme ad altri. Coordinarsi. Parlare. Intrecciare.
Di più?
Sì. Ottimizzare, ridurre i costi. Creare gerarchie di priorità, procedere step by step, ma con un passo più lungo della gamba.
Finito?
No. Affidarsi ciecamente alla Salmadonna e credere ciecamente nei miracoli.
E se tutto dovesse andare male, rivolgetevi a lui:

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Salmon Lebon

redazione@salmonmagazine.com

 


Salmon Responsoriale #1

 

 

Salmo Salar, noto in italiano come salmone dell'Atlantico o semplicemente come salmone, è un pesce osseo d'acqua dolce e marina tipico dei mari temperati e freddi del nord Atlantico. Nasce in acqua dolce, vicino alle sorgenti dei torrenti di montagna; vive prevalentemente in mare per poi risalire il fiume fino al punto in cui è nato, si accoppia, depone le uova e muore. Ecco, come il nostro pesce ispiratore, facciamo le cose a modo nostro. Nasce così questo nuovo appuntamento mensile, una specie di editoriale, il Salmon Responsoriale. Tratterà argomenti casuali, ma interessanti, verrà sempre pubblicato l'ultimo Martedì del mese.

 

 

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E anche noi partiamo dalla fine.

Da una specie di manifesto per capire noi cos'è Salmon Magazine e spiegarlo anche a voi.

In primis, Salmon Magazine è un gruppo di professionisti che attraverso un approccio pragmatico e strumenti di volta in volta più funzionali, promuove il lato contemporaneo, innovativo, creativo e inclusivo di Verona e Provincia.

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Quanto detto si traduce oggi in:

- una pagina Facebook che segnala, almeno una volta al giorno, la più interessante iniziativa della giornata

- un sito web che raccoglie quotidianamente il top delle iniziative locali della settimana e un magazine online vero e proprio, con contenuti originali, creati per approfondire le realtà nascoste di Verona.

- un profilo Instagram che pubblica, quando gli capita, le foto fighe della Verona meno patinata

- un profilo Twitter, emanazione sintetica della pagina Facebook

- un account Whatsapp (+39 329 0703406) che una volta alla settimana vi molesta con la chicca della settimana

- quando ci sono i soldi, una pubblicazione cartacea tascabile, curata da una coppia fotografo/grafico che per 3 mesi girano l'underground locale, lo raccontano e ne fanno una selezione che viene pubblicata su carta e distribuito dal lago alla Lessinia in 20000 copie

- alla bisogna, reportage live.

- attività di talent scouting tra i più promettenti e giovani creativi - in un'incredibile attività di avviamento networking e sinergie

- photoshooting e video

- ideazione e organizzazione workshop e corsi di formazione

- progettazione e organizzazione di eventi

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E il manifesto di Salmon Magazine?

Salmon Magazine è un collettivo creativo che ha scelto l'anonimato, per quanto possibile.

Salmon Magazine è libero e promuove solo ed esclusivamente quello che considera meritevole.

Salmon Magazine è Verona e provincia, ma, se per caso, ogni tanto, ci sono eventi fuori città che meritano di essere fatti conoscere, li aiuta.

Salmon Magazine è super partes.

Salmon Magazine fa azione politica nel senso civico del termine, ma non nel senso "partitico".

Salmon Magazine è trasversale perché ci esaltiamo se al centro sociale ci va la famiglia borghese di borgo trentini e alla mostra d'arte contemporanea ci vanno i butei dell'Hellas.

Salmon Magazine è per il turista, al quale vogliamo far vedere che oltre all'Arena e a Romeo e Giulietta ci sono molti molti molti altri fenomeni che fanno figate di valore assoluto, anche internazionale.

Salmon Magazine ama le differenze e non vede l'ora di lavorare con e per i migranti.

Salmon Magazine ama il bello e quindi, nel limite del possibile, gli interessa curarsi, farsi figo e parlare in maniera brillante ed arguta.

Salmon Magazine ha un approccio positivo alla vita e i goti li vede sempre mezzi pieni.

Salmon Magazine è femmina, maschio e tutti i genere possibili e immaginabili.

Salmon Magazine è di tutti e chiunque può intervenire, suggerire, influenzare, ispirare, scrivere e pubblicare.

Salmon Magazine è soggettivo e suscettibile di errori.

Salmon Magazine è fluido come il fluido in cui nuota e non può fermarsi mai. Adesso è qua, ora non lo è più.

Salmon Magazine è branco. Il vostro.

 

Salmon Lebon

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